I video sono di Ombre Elettriche, molto interessanti proprio perché in stile di "spot televisivi" propongono in chiave comica una rilettura degli aspetti dell'Intelligenza umana.
Gli spot li potete vedere a questo link: ombre-elettriche
Richiami erotici per un'intelligenza che porta il videospettatore oltre gli stereotipi e pur lasciandolo perplesso i primi secondi di visione, lo obbliga a riflettere, a capire... e si interroga : )
DAL PASSAPAROLA AL NETWORK-BASED MARKETING
Il Social Networking online è uno dei fenomeni culturali e sociali più rilevanti degli ultimi anni. Il fenomeno ha preso corpo in rete con ambienti comunitari quali Myspace.com, Facebook, Classmates, Friendster, ecc., e grazie a nuove funzionalità che permettono alle persone di trasformare le pagine web in luoghi abitati e personalizzati attraverso l’inserimento di profili personali, la descrizione dei propri interessi, lo scambio di messaggi, conversazioni, collaborazioni e collegamenti, finalizzati a soddisfare bisogni e desideri e a generare valore e vantaggi condivisi. Il fenomeno è diventato ambito di sperimentazione Marketing per le nuove potenzialità, in esso implicite, legate alla scoperta del potere delle reti, del capitale sociale dei nodi che le caratterizzano e delle loro relazioni e interazioni.
IL NETWORK-BASED MARKETING
E’ un insieme di tecniche e approcci Marketing che mettono al centro dell’analisi le connessioni (il networking) esistenti tra Consumatori, viste come elementi fondamentali per l’implementazione di iniziative Marketing e comunicazionali. Nel nuovo approccio ciò che interessa è il profilo articolato del consumatore, il grado di fedeltà, la capacità di influenzare le decisioni e agire in Rete, i Gruppi di riferimento, ecc.
La rivoluzione dei social network entra in azienda, mette al centro le persone e impone una revisione radicale dei modelli organizzativi e dei rapporti con il mondo esterno.
In un contesto sempre più globale e dinamico, ridurre i costi e capitalizzare la conoscenza diventano questioni di sopravvivenza, mentre continuare ad apprendere è l’unica possibilità per stare al passo con un mercato ormai simile ad una grande conversazione.
L’Enterprise 2.0, ha la capacità di rendere trasparenti legami e interazione, e attivare nuovi processi collaborativi tra dipendenti, partner e clienti in uno sforzo di innovazione continuo. L'Enterprise 2.0 deciderà nei prossimi anni il futuro di interi Settori. Una sfida centrale e affascinante che già oggi è possibile affrontare più con la passione e l’attenzione alle persone che con i bit delle applicazioni web.
Leggi l'articolo intero su "7 floor magazine":
http://www.7thfloor.it/2008/06/15/enterprise20-i-social-network-nelle-imprese/
Guardatevi questa presentazione in PPT, inserita su slideshare da Richard Dennisson, l'attuale Senior Manager Social Media dell'inglese BT.com.
Slide molto interessanti, in merito alla presentazione dei nuovi Strumenti Web 2.0, visti già in chiave Business da BT.com al fine di creare maggiore interazione e collaborazione: BTpedia, Blog, Wiki Progetti, Notizie RSS, Podcasting, SharePoint, ecc.
Gli strumenti Web 2.0 stanno trovando sempre più un largo utilizzo anche in azienda, ma ovviamente sono le aziende americane le vere pioniere, arrivando già a proporre "integrazioni" che a noi italiani sembrano ancora pura fantasia. Vediamo il caso di IBM.
IBM si era già fatta promotrice nel 2006 dell'utilizzo dei media di nuova generazione, presentando una versione del proprio software di Posta elettronica con nuovi significativi moduli per la Collaborazione Web che interagiva anche con dispositivi mobili quali Chiavi USB e iPod.
Gli utenti iniziarono ad utilizzare Blog, Forum e Notizie RSS, ma soprattutto, i Manager vennero dotati di iPod per ascoltare Mp3 relativi alla formazione e ai Meeting svolti, ovunque si trovassero, comodamente da casa, in treno o in aereo.
Ultimamente, IBM sta promuovendo un nuovo progetto: l'utilizzo del Social Network per potenziare la gestione organizzativa interna.
E' nato tutto con Fringe, il sistema sperimentale messo in piedi da IBM nato con lo scopo di far compilare a tutti i Dipendenti i campi del "cercapersone" e per questo migliorare la conoscenza delle Risorse aziendali. Con Fringe ciascun dipendente può taggare le competenze, sia sue che dei colleghi, aggiungendo così campi descrittivi al suo profilo.
Secondo i creatori, il sistema dà tre benefici: il taggatore aumenta la possibilità di trovare/ritrovare la persona per competenza, il taggato arricchisce il suo profilo e tutta la comunità si ritrova una knowldge-base di competenze già pronta e rintracciabile in un click.
In realtà, Fringe è stato integrato con il vero e proprio sistema di Social Network interno di IBM (BeeHive) e il progetto ha visto nuovi sviluppi arrivando a confluire nel nuovo Prodotto: LOTUS CONNECTIONS.
Sito Lotus Connections >>
Video Lotus Connection:
http://www.youtube.com/watch?v=LBvIeFbta9I
A questo link trovate un'interessante Presentazione PPT: "IBM e il Business 2.0":
http://www.slideshare.net/ardigo/presentazione-web20-da-rilasciare
IL "CLOUD COMPUTING" E' VISTO COME L'ANTI-CRISI DEL MOMENTO E DEL FUTURO!
Da un pò di tempo nel mondo IT si sentiva parlare delle cosiddette "nuvole digitali", ma era un concetto ancora fantasioso, tutti si domandavano quando e se realmente avesse potuto prendere forma. Beh, sembra proprio che la forma l'abbia presa molto bene. Oggi è diventato già tutto reale, ed anzi: la societa' statunitense di analisi Forrester Research esorta i Chief Financial Officer (Cfo) ad adottare soluzioni di cloud computing per arginare gli effetti dell'attuale crisi economica.
L'IDEA: VIRTUALIZZAZIONE GLOBALE DEI DATI E DELLE APPLICAZIONI
SPARISCE LA MATERIALITA'; TUTTO IN RETE: Invece di acquistare hardware e software pagando tecnici e consulenti per installare e migliorare le Applicazioni le aziende potranno investire unicamente sui Provider di cloud computing e farlo solo in base all'effettivo utilizzo. Inoltre, da non sottovalutare il fattore velocita', elemento fondamentale per la competitivita'.
Il software as a service (Saas) permette alle imprese di effettuare installazioni lampo, cosa che non avviene con le soluzioni in-house. Questo perche' il cloud è 'ready-made': i clienti non devono istallare nulla, ma semplicemente ricevere servizi come web conferencing, hosted email e applicazioni aziendali su misura.
Fonte: 3 nov 2008 www.asca.it (agenzia stampa quotidiana nazionale)
In momenti come quello attuale, di forte crisi e di rimodellamento delle politiche economiche, le aziende necessitano di nuove regole di Marketing.
Cambiano i metodi comunicativi e le azioni di Marketing. Diventa prioritario mantenere un contatto diretto con i Clienti, sfruttare nuove tecnologie per la competitività e riuscire a difendere la porzione di mercato già in nostro possesso.
COSA DICE L’UNIVERSITA’
In questo senso, Giuseppe Cappiello – Docente di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università di Bologna – conferma che in condizioni di “eccesso di offerta”, ovvero in mercati ipercompetitivi i principi tradizionali del business vengono radicalmente sovvertiti ed anche le “regole” del marketing rischiano di essere superate prima ancora di aver trovato la necessaria diffusione tra gli operatori.
L’utilizzo di tecniche come la Segmentazione, diffusasi in situazioni di equilibrio tra domanda e offerta, deve essere ora reinterpretata alla luce dell’instabilità e della complessità che caratterizzano i mercati in eccesso di offerta: il segmento diventa sempre più instabile nel tempo e l’impresa non ha più la possibilità di controllarlo e conseguentemente di soddisfarlo.
Per poter rispondere a questa nuova situazione con un’offerta adatta, l’impresa necessita di un nuovo strumento manageriale: la creazione e la gestione delle cosiddette bolle di domanda definite anche come “temporanei raggruppamenti di acquirenti, aggregabili in base alla condivisione di specifiche caratteristiche di una data offerta aziendale”.
Le bolle permettono di raccogliere in tempi brevi un numero di acquirenti sufficiente a giustificare i costi di proposta dell’offerta, inoltre, esse si differenziano da altri segmenti per due motivi: l’instabilità nel tempo e nello spazio dei suoi gruppi e l’assente ripetitività del loro comportamento di acquisto.
IL CASO: LA MAMMA CHE SI DIFENDE DA CARREFOUR GRAZIE AI BLOG
In uno dei suoi ultimi articoli, Giampaolo Fabris presenta in tutta la sua crudezza e disagio il caso emblematico di una signora, Cliente abituale di Carrefour, che offesa per un evento accadutole all’interno del Supermercato è riuscita ad ottenere ascolto e le scuse da parte del Direttore Carrefour grazie ad un Blog...
E’ il potere del Web 2.0, i contenuti di Internet vengono creati e pubblicati direttamente dalle persone, dai consumatori e questo dona loro un nuovo potere. Ciò deve far riflettere le aziende su come meglio sfruttare un cambiamento di così grande portata.
Fabris evidenzia come in Italia esista “una depressiva consapevolezza della scarsa disponibilità all’ascolto, e all’assunzione di responsabilità, da parte di chi produce e vende”, in tutti i manuali di Marketing viene ripetuto all’infinito come l’ascolto del reclamo o dei suggerimenti siano fondamentali per mantenere un buon legame con il Cliente, curando allo stesso tempo l’immagine aziendale da una parte e la fidelizzazione del Cliente dall’altra. Ma ancora oggi, ciò non viene considerato importante!
Da qui, il caso della mamma che porta il suo piccolino autistico in uno spazio dedicato al film Disney Cars, alla Carrefour di Assago, uno spazio dedicato per avere una foto ricordo. Arriva il turno del bambino che invece di fissare l’obiettivo del fotografo rimane girato verso il cartoon a grandezza naturale. Il fotografo comincia ad urlare "Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te". La mamma chiede di fare comunque la foto, e lui risponde "Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!". Fa seguito "è uno scemo" di genitori di altri bambini insofferenti per l’attesa e del personale di Carrefour. La mamma porta via il piccolo in lacrime. Ma questa volta protesta, ed usa la più potente delle armi di cui il consumatore oggi dispone e della cui potenza tutti noi non siamo ancora consapevoli. Posta il vergognoso accaduto su un Blog e da lì, prima centinaia, poi migliaia di dichiarazioni di solidarietà e indignazione, poi altri Blog riportano l’articolo e in breve è lo stesso A.D. di Carrefour a telefonare alla mamma per scusarsi dell’accaduto ed offrirle un risarcimento.
IL BLOG E’ UNO DEGLI STRUMENTI INTERATTIVI DEL WEB 2.0, ESISTONO INOLTRE I WIKI, LE COMMUNITY, I FORUM, LE CHAT E MOLTO ALTRO.
SCOPRI GLI STRUMENTI: WEB 2.0 ED ENTERPRISE 2.0
Leggi l’intero articolo sui Mercati ipercompetitivi
Leggi l’intero articolo di Giampaolo Fabris
Il Prof. Andrew McAfee (Professore alla Harvard Business School) è l’inventore del termine Enterprise 2.0. Cosa è l'Enterprise 2.0 >>
Secondo lui, l’utilità di una Piattaforma E2.0 deve essere ricercata in una serie di considerazioni legate allo stile organizzativo aziendale:
1. Molto spesso i Manager non conoscono quello che effettivamente accade all’interno delle mura (o dei firewall) aziendali. Ecco perché, passare ad un approccio “social” per la gestione della Conoscenza, della Comunicazione interna e dei Progetti, permette al Top Manager di avere una visione complessiva e aggiornata in maniera molto più semplice rispetto alle tradizionali modalità;
2. E’ risaputo come sia disallineata e spesso mal strutturata la Conoscenza aziendale, gli Addetti conoscono alcuni Processi, i Tecnici ne conoscono altri, solo gli Agenti gestiscono il contatto diretto con i Clienti, il Marketing solo le azioni push, ecc. Grazie ad una Piattaforma unificata, tutte queste conoscenze vengono magicamente riunite e si integrano a quelle già organizzate (database, working lists, ecc.);
3. Utilizzare l’E2.0 è inoltre un modo per meglio gestire l’Organizzazione interna, imparare a conoscere meglio le dinamiche aziendali, per vivere l’azienda in maniera più diretta, più profonda. Settori, Piani, Uffici, Persone, Ruoli, Competenze, Progetti in atto, ecc. è possibile collaborare a distanza e in tempo reale all’interno di Virtual Working-room senza inviarsi centinaia di email, allegati o sms (ogni discussione, file, immagine o presentazione rimangono all’interno della Project-room e vengono archiviati strutturalmente, sono visibili solo dai partecipanti e possono essere ritrovati grazie ad un motore di ricerca interno);
4. Molti Manager non sono contenti di come viene gestita la Comunicazione ed i Processi all’interno delle loro aziende, grazie agli strumenti dell’E2.0 è possibile comunicare in multicanalità (mobile, video, mp3, mp4, iTV, chat, blog, forum, sms, ecc.) e condividere con accessi differenziati qualsiasi documento come Project Plan, File Excel e così via, dando la possibilità di modificarli o archiviarli senza perderne la tracciabilità delle diverse versioni.
I gruppi di lavoro che utilizzano una piattaforma 2.0 risolvono così molti dei quotidiani problemi di lavoro: vedono sempre la versione più aggiornata del documento, hanno a disposizione di funzionalità collaborative come la sincronizzazione, la ricerca, la possibilità di linkare e catalogare i contenuti, di dialogare in chat, in video-chat presentando slides o immagini, di inviare sms, utilizzare strumenti di reportistica in real time e molto altro.
Un’area dove l’utilizzo di queste tecnologie può apportare un grande beneficio è quella del Project Management; quali sono le reali variabili ed attività che ha senso tracciare ed archiviare? In questo, dobbiamo ringraziare colui che ha inventato il software Wiki (Ward Cunningham). E’ inefficiente sprecare troppo tempo nell’identificare a priori tutte le variabili, la soluzione è reagire in corsa sulla base dell’evoluzione del progetto stesso e delle esigenze che si manifestano. Il progetto ed i suoi contenuti verranno taggati secondo parole o campi prestabiliti e rintracciabili a posteriori da chi avrà bisogno di utilizzarli ancora.
Concludendo, forse il più grande vantaggio che un’unica piattaforma di lavoro, centralizzata e condivisa porta con sè è, che: tutti possono tornare a vedere qual è lo stato dell’arte, se qualcuno ha nel frattempo modificato qualcosa, si è scuri che siamo tutti allineati, inoltre l’informazione è persistente nel tempo, non viene persa/eliminata, è tracciabile e facilmente ricercabile in un click.
TOTALE COMPLEMENTARIETA'
Un altro concetto che il Prof. Andrew McAfee introduce è quello della complementarietà dei nuovi Strumenti Web 2.0 con quelli già esistenti.
Non è un’operazione on-off, non si parla di rivoluzione ma di EVOLUZIONE; grazie all’E2.0 l’azienda può continuare a lavorare con i vecchi Strumenti o Applicativi esistenti (Legacy) ed affiancare i nuovi. Le piattaforme 2.0 hanno la capacità di reagire prontamente rispetto ad un’analisi o un dato ricavato da un sistema strutturato come un ERP, un CRM o un Sistema di Gestione della Supply Chain.
Così viene finalmente colmano il gap tra il mondo dei sistemi Legacy e l’esigenza di comunicare e condividere rapidamente decisioni e informazioni all’interno e all’esterno dell’azienda (con Clienti, Fornitori, Soci, Partner, Agenti, ecc.).
Vai al Blog del Prof. McAfee
Incrementare la produttività del personale di vendita, uniformare le Procedure ed ottimizzare le Attività, tutto questo grazie a LeonardoCRM – Gestione Vendite
Grazie a LeonardoCRM – Gestione Vedite è possibile avviare, monitorare e concludere le Vendite in modo uniforme ed efficace, per mezzo di regole e procedure di lavoro che automatizzano le Fasi di Vendita, seguono il Ciclo di Vita dei Clienti e producono Statistiche di Analisi.
Agenti e Collaboratori esterni sono così in grado di creare flussi di lavoro personalizzati, grazie a strumenti ad hoc semplici da utilizzare, progettati anche per Utenti non tecnici.
TRASFORMARE LE INFORMAZIONI IN “SALES INTELIGENCE”
E’ possibile generare Report personalizzabili. Sei tu a scegliere cosa vedere di Reportistica, cosa far calcolare al Sistema e ottimizzare così tempi ed impegni.
Ottieni una visione completa del cliente: è possibile gestire le Attività e la cronologia dei Contatti (con Storico), incluse Schede-informazione per ogni tipologia di Attività: Marketing, Opportunità, Documenti, Helpdesk, Privacy, ecc.
Accesso rapido alle informazioni: è presente un Motore di Ricerca evoluto con filtri che permettono funzioni di ricerca avanzata, accedendo in modo immediato e preciso a qualsiasi informazione, garantendo inoltre l’esportazione in un click su file Excel.
Elaborazione completa delle Offerte: monitoraggio sulle interazioni con il Cliente, Offerte, Ordini, Contratti, Newsletter lette, Promozioni scelte, Richieste inviate, ecc.
Calcolo preciso delle Opportunità: tieni traccia delle Azioni che derivano o portano alle Opportunità e calcoli in modo preciso le percentuali di realizzo con Report dedicato.
Gestione Territoriale: gestisci la suddivisione territoriale di Agenti, Capi Area, Collaboratori, Filiali, ecc. in modo completamente personalizzato, scegliendo inoltre per ogni gruppo di riferimento la visibilità di questo sui relativi Documenti, Azioni Marketing, Privacy, Schede Contatti, ecc.
Gestione Primo Contatto ed Elenchi Marketing: in un semplice click importi elenchi di nominativi acquisiti in Fiere o acquistati, ciò al fine di incrementare in pochi minuti il database aziendale dei Contatti, nonché segmentarli e conservarli in modo strutturato per le future Campagne Marketing.
Nel settore turistico nessun prodotto e nessuna strategia possono sopravvivere senza la collaborazione e il sostegno di cittadini, imprese e organizzazioni locali. E proprio per questo, forse, il prodotto turistico dovrebbe essere vissuto proprio come un’azienda, l’azionista al quale far riferimento è proprio la Comunità.
La strategia utilizzata per promuovere un territorio è paragonabile allo sviluppo di un marchio o di un prodotto aziendale. I punti comuni sono molti, soprattutto se consideriamo gli obiettivi: identificare e comunicare in modo distintivo i diversi aspetti del prodotto con lo scopo di renderlo unico e desiderabile per un certo pubblico.
La difficoltà maggiore nel costruire una strategia di marketing turistico sta proprio nella difficoltà di creare un consenso diffuso intorno al progetto-obiettivo, per una serie di motivi:
- È difficile mettere d’accordo l’intera cittadinanza perché il luogo ha significati di appartenenza forti e anche individuali;
- Nel breve periodo è complicato misurare il valore aggiunto generato da un piano di marketing turistico;
- I singoli cittadini spesso non sono disponibili ad accettare di mettere in secondo piano gli interessi personali dando priorità a quelli collettivi
Il turista chiede che tutto il sistema “turismo” funzioni: dal museo alle infrastrutture, dagli hotel ai ristoranti, dagli eventi al sistema shopping. L’offerta turistica non è divisibile e per vendere un territorio va ricercata la massima collaborazione tra tutte le categorie di portatori di interesse; si rischia altrimenti di marginalizzare sia i flussi turistici individuali sia quelli collettivi.
Il marketing turistico-territoriale è il frutto di azioni che sono allo stesso tempo concorrenti e solidali, gli Operatori sono infatti tra loro concorrenti ma anche parte di un team che lavora alla promozione del luogo e che cercheranno di offrire la migliore accoglienza possibile al turista di turno.
Ogni contatto con il turista rappresenta il momento della verità rispetto alle promesse fatte mesi o giorni prima da Agenzie ed Enti Promozionali. Il territorio può quindi uscirne rafforzato o messo in discussione, dipende tutto dai Cittadini, Aziende e Organizzazioni del luogo. Per questo, il contributo di tutta la collettività rimane il punto cruciale del marketing turistico. La costruzione di una buona reputazione, di un territorio accogliente e stimolante da visitare richiede molti sforzi, molta collaborazione da parte di tutti.
Fonte: www.ediflorian.com - “Immagine e Reputazione”
Inghilterra: presso l'Ospedale di North Tees a Stockton è stata recentemente introdotta, nell'Unità Operativa di Emergenza, un'applicativo CRM integrato al sistema Wireless che tiene monitorati tutti i letti di degenza e traccia le attività svolte.
Il personale medico utilizza dispositivi mobili wireless collegati alla rete centrale che permettono di registrare qualsiasi informazione, passo dopo passo, consentendo in qualsiasi momento a qualsiasi Dottore di intervenire (accesso con Smart Card e password) conoscendo lo Storico del paziente. Tutti i 42 letti del Reparto sono monitorati grazie anche ad una Lavagna elettronica di supporto che tiene traccia di nomi, cambi, attività e assistenza.
L'applicazione è stata sviluppata con la collaborazione dei medici di questa Unità, affinché le specifiche potessero rispondere perfettamente alle necessità del Reparto.
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ASSISTENZA MALATI E CRM
Ancora una buona notizia dal mondo medico legata all'applicazione di tecnologie innovative e di CRM. L'Engineering and Physical Sciences Research Council, l'Ente Governativo inglese per la ricerca in ambito ingegneristico e fisico, ha assegnato una ricerca sulla Telematica a supporto della Riabilitazione e Assistenza ai malati cronici.
L'obiettivo: raccolta di dati durante la vita quotidiana dei malati per identificare segnali che identifichino condizioni di rischio.
L'Applicazione: un "infermiere virtuale" in grado di allertare il medico di riferimento al fine di correggere i comportamenti non compatibili con la terapia data, e soccorrere in modo tempestivo in caso di emergenza. Per rendere possibile il monitoraggio quotidiano, è stato creato un ambiente casalingo intelligente, disseminato di sensori che tracciano le attività quotidiane più ricorrenti, come la preparazione del pasto o l'eventuale assunzione di cibi sconsigliati.
Negli ultimi tempi, grazie al CRM stesso e alle tecnologie innovative riguardanti Supply Chain Management, Mobile Business, Sistemi VoIP, SOA, ecc. sono stati portati avanti interessanti progetti di Customer Relationship Management, vediamone alcuni:
CONAD DEBUTTA COME OPERATORE MOBILE E CRM
Grazie alla joint-venture con NokiaSiemens, Conad è riuscita a sviluppare una sistema di CustomerRelationshipManagement molto particolare. Si parla infatti di Mobile Virtual Network Operator, grazie al quale Conad utilizzerà il proprio brand per offrire questo nuovo servizio ai suoi 4 milioni di possessori di Loyalty Card.
Il Servizio prevedrà la gestione di Attività Commerciali e di Customer Care, Conad quindi proporrà direttamente la propria offerta e gestirà le relazioni con il Cliente attraverso il CRM, profilando i consumatori per individuare il sistema tariffario più opportuno e veicolare l'offerta di servizi Voce e Dati ai suoi Clienti.
FRANCIA: VENDITA PORTA A PORTA CON CRM
Un'importante azienda tessile francese, sul mercato da più di 60 anni nel campo della vendita diretta di abbigliamento "porta a porta" ha introdotto nella propria organizzazione una Soluzione di MOBILITY CRM.
La soluzione verrà utilizzata dai 400 agenti dislocati sul territorio con l'obiettivo di migliorare l'efficienza dei processi relativi a: Inventari e Processi di Vendita e Pagamento. Grazie al nuovo CRM infatti l'intero processo si chiuderà all'interno delle reti domestiche (a casa del Cliente) --> lettura di codici a barre prodotti, stampa di ricevute, pagamento con carta di credito.
Per adesso, il pubblico ha apprezzato con molto successo questa iniziativa, percependo l'immagine aziendale come "più moderna", "alla moda" e "giovane e dinamica", connotazioni non certo secondarie per un marchio di abbigliamento.
GDO: LO SCANNER PARLA AI CLIENTI
Ancora novità dal mondo della Grande Distribuzione. E' stata annunciata la seconda edizione di Yacme Shopping Experience, una soluzione che: comunica ai Clienti il totale progressivo e permette di veicolare all'utente messaggi radio e video personalizzati riguardanti per Promozioni più interessanti a seconda del Punto Vendita e del Profilo del Cliente.
I terminali Motorola offrono inoltre la possibilità di integrare uno speciale sistema "microchiosco" per supportare gli eventuali Shop Assistants del Punto Vendita nel consigliare ai Clienti il prodotto più adatto alle loro esigenze.
GRAN BRETAGNA: TELELETTURA PER GAS, ACQUA E ENERGIA
Energy Assets, azienda inglese specializzata nelle soluzioni di raccolta dati di Utilities, ha sviluppato soluzioni per la telelettura centralizzata in modo da monitorare Punti Vendita, Grandi Magazzini e Catene di marca (es. Marks&Spencer, Woolworths). Si parla anche di telecontrollo via SMS dei consumi del gas, ciò ha scaturito grande interesse da parte dell'Amministrazione londinese, spinta anche alla ricerca di soluzioni pro-ambiente.
MOBILE BUSINESS: LA NUOVA FRONTIERA
Scopri le SOLUZIONI DI MOBILE BUSINESS di ultima generazione.
MOBILE MARKETING
Il canale Mobile ha un impatto pervasivo su tutte le leve del Marketing operativo, abilitando non solo le leve della Comunicazione e Promozione (Mobile Advertising e Mobile Promotion), ma anche aggiungendo componenti di Servizio al Prodotto, abilitando così la gestione di nuovi Servizi a valore aggiunto (Mobile Service Management) a supporto di aree e strategie innovative del Marketing.
Leggi quali sono GLI OBIETTIVI STRATEGICI del Mobile Marketing su: www.capecod.it nella sezione INNOVAZIONE.
MOBILITY BUSINESS. Anche in Italia cresce l'interesse.
Alcuni Manager nazionali confermano il trend mondaile di diffusione dei dispositivi mobili in azienda, in Italia le maggiori aree di utilizzo sono nella Vendita e nella Logistica.
La sufficiente maturità del mercato combinata con l'ampia offerta di applicativi di supporto per gran parte dei Settori aziendali e i benefici riconosciuti dalle imprese, stanno sostenendo la crescita anche in Italia il mercato della Mobility. Perlopiù, fino ad oggi si parla ancora poco di MOBILE BUSINESS, le implementazioni hanno riguardato piccoli progetti. Per passare da un approccio sperimentale a uno strutturale, bisogna essere disposti a integrare Devices con applicativi CustomerRelationshipManagement, Gestionali, SupplyChainManagement, ecc.
Secondo Gartner, si passerà dall'attuale 2% dei dispositivi mobili abilitati al 20%, su 1,5 miliardi di device consegnati entro il 2011.
RACCOMANDAZIONI DI GARTNER
cosa devono fare le aziende per affrontare il mercato del futuro:
- LANCIARE SUBITO UNA STRATEGIA DI MOBILITY
- CREARE CORRISPONDENZE TRA SOLUZIONI MOBILE E PROFILI UTENTE
- PUNTARE ALL'INTEGRAZIONE TRA MOBILITY, INFRASTRUTTURA IT E OPERATION
- NON IGNORARE LE PREFERENZE DEGLI UTENTI
- SUPPORTARE LA MULTICANALITA' E LA COMUNICAZIONE UNIFICATA
Non basta più essere pronti, bisogna “saper cambiare”.
Cosa verrà chiesto alle aziende del futuro prossimo? La risposta è: ESSENZA DEL CAMBIAMENTO CONTINUO.
Ripensare frequentemente le proprie strategie per rimanere competitivi. E quando si parla di cambiare le strategie, oggi ci si riferisce non solo a cambiamenti verso il mercato ma anche, e soprattutto, verso le proprie risorse.
SIATE IL CAMBIAMENTO CHE VOLETE VEDERE NELLA SOCIETA'
(Mohandas Karamchand Gandhi)
E’ stata svolta un’importante ricerca in 7 Paesi (USA, Messico, UK, Germania, Cina, Giappone e Australia) che ha coinvolto alti dirigenti, responsabili di funzione, manager di linea, quadri, ecc., dal titolo: “Creating a change capable workforce”. Aveva l’obiettivo di rilevare le sfide e le opportunità che accompagnano i grandi cambiamenti, ed evidenziare la differenza che c’è tra essere aziende “ready to change” (pronte al cambiamento) e aziende “change capable” (capaci del cambiamento).
La prima parte della ricerca, ha individuato i principali fattori che possono innescare il cambiamento in azienda. Per esempio: ristrutturazione organizzativa, ridimensionamento dell’organico, ridefinizione delle linee strategiche, ridisegno dei processi di business, fusioni e/o acquisizioni.
GLI OSTACOLI
Gli intervistati hanno sottolineato quali sono GLI OSTACOLI che possono bloccare un Cambiamento di successo:
a- PENSARE SOLO AGLI ASPETTI STRATEGICI
L’alta direzione può dedicare così tanta attenzione alle componenti strategiche di un cambiamento da non riuscire a comunicarlo adeguatamente ai collaboratori. Ad es. non si spiega ai collaboratori in che cosa si tradurrà il cambiamento, che cosa si dovrà fare, quanto tempo ci vorrà ma, soprattutto, che cosa ci guadagneranno.
b- NON ASCOLTARE I DIPENDENTI
I dirigenti troppo spesso si limitano ad ascoltare i consulenti, che sanno poco o nulla dell’operatività dell’azienda.
c- PERDERSI NEI DATI
Nessuna iniziativa di cambiamento avviene senza un periodico aggiornamento su che cosa funziona e che cosa no. Tuttavia occorre trovare il giusto equilibrio fra l’analisi dei dati e la presa di decisione, senza perdersi nei dati stessi.
IL SUPPORTO
Gli intervistati hanno concordato su alcune azioni di supporto del cambiamento. Tra queste: definire regole, riconoscimenti, politiche e processi per promuovere il cambiamento; definire responsabilità individuali con chiare attese sui comportamenti e i risultati; sviluppare e diffondere semplici indicatori di performance; dare alle persone frequenti informazioni e incoraggiarle a parlarne; considerare sempre gli aspetti pratici; dimostrare impegno a far sì che il cambiamento si realizzi.
LE TAPPE
Ecco i 3 ambiti concettuali in cui sono state raggruppate le tappe fondamentali per il conseguimento della “Change Capability” aziendale:
1- Attivare le capacità di cambiamento
- Consapevolezza su realtà del business e variabili che hanno portato alla necessità del cambiamento
- Valorizzare i punti di forza, le persone e le attività che supportano il cambiamento
- Credere nella sperimentazione e aiutare le persone a imparare nuove e complesse attività
2- Comunicare per ottenere risultati
- Incoraggiare il coinvolgimento scegliendo chi coinvolgere, quando e come
- Fornire le informazioni, rendendo noto ciò che il cambiamento comporterà, con coerenza e credibilità
- Feedback imparziale e senza remore, per comprendere che cosa le persone realmente vogliono e sentono
3- Monitorare le procedure e il clima interno
- Progressi chiari a tutti e condividere le responsabilità, anche per i risultati a lungo termine
- Coordinare le risorse in ogni fase del cambiamento
- Riconsiderare prassi e politiche che rallentano le iniziative di cambiamento
- Rispondere alle resistenze dei collaboratori e prestare attenzione ai segnali di opposizione
Fonte notizie: Eccellere - Business Community
In Italia si confermano gli andamenti internazionali. Anche in Italia la risposta è: CREARE UN AZIENDA CON L’ESSENZA DEL CAMBIAMENTO CONTINUO.
La ricerca riferita al change management focalizzata sull’Italia, è stata indirizzata nell’autunno 2007 a 530 aziende e mirava ad analizzare alcuni aspetti relativi al change management nel nostro mercato. Le risposte raccolte confermano in gran parte quanto emerso dalla ricerca internazionale.
Quali fattori sono la principale causa di tale cambiamento?
Il 60% cita una causa interna quale, per esempio, la ridefinizione delle linee strategiche (33,3%) o eventi di fusione & acquisizione (26,7%) e pochi (13%) lo legano al ridisegno dei processi di business. Tuttavia, proprio la revisione di processi interni, ruoli e responsabilità è sentita come il problema più complesso da affrontare (più del 60%).
FORMAZIONE: La formazione alle persone, poi, è indicata da tutti come la principale risorsa che può supportare l’azienda nel cambiamento, seguita dal ricorso alla consulenza esterna. Quanto alle principali cause della resistenza al cambiamento e a come superarle, oltre il 78% indica l’instabilità del clima di lavoro e degli equilibri interni, e l’“antidoto” più diffuso è quello di incoraggiare una comunicazione spontanea e costruttiva (quasi il 60%).
AZIONI UTILI: Quali azioni possono essere utili per sostenere il cambiamento nel tempo? Ciò che più facilita la stabilità del cambiamento sono ruoli e responsabilità chiare e un approccio manageriale focalizzato sullo sviluppo professionale. Infine, è stato chiesto quali comportamenti dovrebbero adottare i “capi” con i propri collaboratori in un percorso di cambiamento: quasi l’86% indica che bisogna manifestare interesse verso i feedback dei collaboratori e coinvolgerli attivamente.
La tendenza è verso le Changing Organization
Anche nel nostro Paese, quindi, si è riscontrata una forte consapevolezza rispetto al cambiamento come fattore intrinseco al contesto di business. Le cause possono essere interne o esterne ma richiedono, in ogni caso, un investimento in risorse e una capacità manageriale di gestione dei collaboratori che passa attraverso una comunicazione continua, la facilitazione dei feedback bottom-up (dal basso) e il coinvolgimento attivo.
Secondo gli specialisti, le aziende dovranno sapersi attrezzare per diventare delle “Changing Organization”, e avere al proprio interno la capacità distintiva di gestire il cambiamento come fenomeno costante e continuo.
Per diventare Changing Organization le aziende devono saper rinnovare e rinforzare le capacità manageriali, ma anche quelle gestionali di progetto/attività e quindi di program management. I leader devono saper adottare comportamenti manageriali efficaci anche in contesti caratterizzati da instabilità organizzativa e parzialità delle informazioni.
Fonte notizie: Eccellere - Business Community
E' NATO IL RELAX MARKETING, sono cabine-guscio che verranno poste negli aeroporti pronte per essere affittate da chi vuol rilassarsi per 30 minuti o più, vedendo un film, ascoltando musica, chattando su internet o più semplicemente dormendo.
La nuova Cura del Cliente (Customer Care)? Far riposare il Cliente ovunque lui sia.
IL BOZZOLO DEL RELAX: E' una poltrona di ultima generazione con poggiapiedi, desk di prenotazione, schermo touchscreen con multiservizi, servizio sveglia e custodia bagagli. Nel pacchetto anche la connessione wireless, privacy garantita durante le telefonate e tariffe speciali per il pagamento con carta di credito.
Fotografia: Nemorelax.com